Modificare il modello organizzativo della ricostruzione e impegnare più personale: Presidente Marini al convegno Confartigianato a Norcia

17 Gennaio 2019

"Ormai abbiamo tutti consapevolezza di quali sono le criticità che sono emerse in questa prima fase della ricostruzione e che devono essere affrontate, soprattutto per evitare che nel corso di questo anno si verifichi quel "collo di bottiglia" che potrebbe realizzarsi a causa del grande numero delle pratiche di ricostruzione che saranno presentate. Dunque, occorre immaginare una modifica del modello organizzativo, rendendolo più dinamico e flessibile, tale da poter far fronte al ‘boom' delle domande che saranno presentate in questo anno e nel prossimo". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta a Norcia al convegno organizzato da Anaepa Confartigianato Edilizia e Confartigianato Imprese Umbria, sul tema "computo metrico e contabilità lavori per le imprese edili del cratere del sisma".

La presidente Marini ha affermato che porrà questa esigenza nel corso dell'incontro che si svolgerà domani a Roma, a Palazzo Chigi, con il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ed i presidenti delle Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, cui parteciperà anche il sottosegretario alla presidenza Vito Crimi, che per il Governo segue tutta la questione sisma e ricostruzione.

"Porrò anche, sempre riguardo al modello organizzativo - ha aggiunto Marini-, la necessità che tale modello sia il più prossimo possibile ai centri operativi più impegnati nella ricostruzione, a partire dal ruolo dei Comuni e dei sindaci, cercando così di abbreviare e velocizzare al massimo i tempi del procedimento autorizzativo delle pratiche per la ricostruzione privata e le procedure che riguardano la ricostruzione pubblica".

La presidente Marini ha poi posto anche il delicato tema del personale pubblico da impegnare nella gestione della ricostruzione: "ad oggi - ha affermato - abbiamo a disposizione in tutti gli uffici pubblici che seguono la ricostruzione solo un sesto del personale che venne impegnato nel 1997. Un numero assolutamente insufficiente, anche con riferimento al numero di pratiche da gestire, ed alla maggiore complessità che presenta questa opera di ricostruzione".

"In ogni caso- ha proseguito la presidente -, a norme invariate, qui in Umbria possiamo comunque dare un avvio concreto ad un buon 60 per cento della ricostruzione, soprattutto quella privata per la quale abbiamo tutte le risorse disponibili, così come per quella pubblica, per la quale - ha concluso Marini -abbiamo ormai approvato tutti i piani per un importo di oltre 220 milioni di euro".

In precedenza era intervenuto anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per il quale "è ormai tempo di passare dalla fase della resistenza a quella dello sviluppo". Alemanno ha poi lamentato l'assenza, da un anno a questa parte, di una qualsiasi interlocuzione sia con l'ufficio del Commissario sia con altri livelli istituzionali: "non ho ancora mai incontrato il Commissario Farabollini e nemmeno ho il suo numero di telefono, mentre si fa sempre più necessario un confronto anche perché dobbiamo avviare al più presto la fase più massiccia della ricostruzione e operare tutte quelle modifiche normative che aiutino a semplificarla ed a rimuovere gli ostacoli che la stanno rallentando. In questa direzione va anche il documento che sottoscriveremo domani a Camerino con tutti i sindaci interessati alla ricostruzione, per passare dalle enunciazioni ad impegni concreti".

Al convegno erano presenti anche il Vice Presidente Anaepa Confartigianato Edilizia Fiorello Fioretti, il presidente confartigianato Imprese Umbria Mauro Franceschini, il dirigente del servizio ricostruzione privata dell'USR - Umbria Francesca Pazzaglia, il presidente del collegio dei geometri e geometri laureati dell'Umbria Enzo Tonzani  e Paolo Moressoni Rete Professioni Tecniche.

Data: 
Giovedì, 17 Gennaio, 2019